Quest’anno abbiamo deciso di dare un taglio diverso al progetto proposto dall’ASL relativo alla conoscenza del cane e al miglioramento della relazione con esso: abbiamo incontrato i veterinari che se ne occupano e concordato con loro qualche modifica ai loro interventi.
Le classi coinvolte, quattro prime, sono state divise in tre gruppi, ciascuno dei quali ha assistito (insieme a compagni dei medesimi gruppi delle altre classi) a una lezione diversa (il comportamento sociale, la comunicazione, l’educazione del cane), in classe gli studenti di ogni gruppo si sono successivamente confrontati per accertarsi di aver preso appunti completi e compreso pienamente quanto spiegato; nella fase successiva la classe ha lavorato divisa in gruppi da tre dove ogni ragazzo era diventato “esperto” di uno dei tre aspetti affrontati e lo illustrava ai compagni. Infine hanno affrontato una verifica scritta sulle conoscenze acquisite durante tutte le fasi del progetto.
Questa parte del lavoro, che ha richiesto complessivamente 4 ore di lezione, è stata valutata:
- Dall’insegnante tramite l’osservazione dello studente durante le attività di gruppo (il gruppo da 7, il gruppo da tre sia durante la spiegazione fatta ai compagni che durante l’ascolto di quelle degli altri) registrando le osservazioni sulla base di una specifica rubrica valutativa preparata in precedenza
- Dai compagni in base alla compilazione di una rubrica di autovalutazione dell’attività di gruppo
- Dai risultati della verifica sulle conoscenze.
A conclusione dell’attività è stato assegnato come compito autentico, da svolgere a casa ed in parte a scuola suddivisi in piccoli gruppi autoformati, la realizzazione di un prodotto informativo sul comportamento del buon proprietario di cani. I lavori dei ragazzi sono stati raccolti e valutati in base a una check list condivisa con gli studenti.
Il lavoro, impegnativo ma soddisfacente, ha permesso di utilizzare e sperimentare positivamente tecniche didattiche diverse: l’apprendimento cooperativo (con la struttura del jigsaw, anche se leggermente modificata), il peer to peer, l’osservazione degli allievi basata su rubriche valutative, l’autovalutazione da parte dei ragazzi, la realizzazione di un compito autentico, la valutazione dei prodotti basata su check list,..
Come è evidente il valore di questa attività risiede non tanto nei contenuti affrontati quanto nel metodo con cui si è scelto di lavorare: quante competenze sono state mobilitate! Sicuramente la competenza nella madrelingua, l’imparare ad imparare, le competenze sociali e civiche, lo spirito di iniziativa, le competenze digitali per i ragazzi che hanno scelto di realizzare un prodotto multimediale.
È stato un lavoro che ha favorito la collaborazione e quindi l’inclusione ma ha permesso anche al ragazzo più intraprendente o diligente di emergere, che ha dato il senso della responsabilità individuale nei confronti del gruppo, che ha aiutato a dare significato al termine valutazione (chi valuta? L’insegnante, ma anche il compagno. Cosa valuta? I punti che sono descritti nella rubrica o check list e che sono esplicitati da subito), e infine ma non meno importante, che ha divertito sia i ragazzi che gli insegnanti!
Le proff. Baldi e Gulino
Ecco i lavori dei ragazzi!