Molte e di vario tipo sono state le iniziative che hanno animato la “Giornata della Memoria” nella Scuola Primaria “Santarosa”.
Non è semplice guidare i bambini dai 6 agli 11 anni ad affacciarsi sull’abisso della Shoah, ma la sensibilità dei docenti ha permesso di mettere a punto percorsi adatti alle diverse fasce d’età, che, nei plessi di Savigliano e Levaldigi, hanno occupato buona parte della settimana e non solo la data del 27 gennaio.
Spesso per i più piccoli sono stati scelti, come spunto di riflessione, alcuni coinvolgenti cortometraggi.
Tra i più amati figurano: “Chika il cane nel ghetto”, “La stella di Andra e Tati”, “ L’agnello rimbalzello”, “Pennuti spennati”.
Molto articolata e differenziata è stata anche la lettura, da parte degli insegnanti, di brani o libri sull’argomento; ecco alcuni titoli ricorrenti: “La giornata della memoria, come spiegarla ai Piccoli?”, “Il ponte dei bambini”, “Le valigie di Auschwitz” , “Otto, autobiografia di un orsacchiotto”, “La portinaia Apollonia” , “La bambina del treno” , “ Il suono della musica”.
Gli alunni più grandi hanno spesso ascoltato e approfondito, con le loro riflessioni, le parole di diversi testimoni dell’Olocausto (tra cui le sorelle Alessandra e Tatiana Bucci, i 73 ragazzi salvati a Nonantola, Anna Frank, Giorgio Perlasca, Liliana Segre).
In altri casi è stata la musica (con i brani “Auschwitz “ ,”Pace è libertà”, “Non dimenticare” ) a suscitare empatia ed emozione; oppure, di fronte al muro del parco Nenni, frammento della tristemente famosa Caserma Carando, ci si è commossi attraverso la recitazione di poesie sulla vita nei ghetti e nei campi di sterminio.
Matite, colla e pennelli hanno infine parlato con il linguaggio dell’arte, attraverso arcobaleni di amicizia, margherite di pace, candele della memoria o farfalle gialle che, seguendo l’invito della senatrice Segre, sono volate sopra il filo spinato della discriminazione e della ferocia.