Dal 27 maggio al 2 giugno l’ex Schiaparelli ha ospitato 21 ragazzi da Francia, Polonia e Slovenia.
Un’esperienza arricchente che ha permesso ai ragazzi di mettersi in gioco. Questa è stata, a detta di genitori e docenti, la settimana appena trascorsa all’Istituto Comprensivo Santorre di Santarosa, nell’ambito del progetto Erasmus+ Stars&Creativity.
Dal 27 maggio al 2 giugno la scuola secondaria ha visto la partecipazione di 21 studenti in più, provenienti da Francia, Polonia e Slovenia. Il progetto, in particolare, prevede quattro mobilità (la prima delle quali proprio questa, a Savigliano) accomunate dalla ricerca del bello in ambito artistico, dalla musica all’architettura, dalla pittura al mosaico e al teatro, fino alle attività di landart e scoperta del territorio. Particolarmente apprezzato è stato il Mùses, in cui i 28 studenti legati al progetto Erasmus+ (21 stranieri e 7 saviglianesi) hanno potuto sperimentare gli odori e sperimentarsi come provetti profumieri, creando una essenza personale.
Il ricco programma ha visto anche la visita alle bellezze del territorio, aiutati dalle studentesse dell’IIS Cravetta, la sperimentazione di un laboratorio di teatro e di un laboratorio artistico, coadiuvati dai docenti della scuola secondaria di Via degli Studi, nonché l’ascolto del concerto degli studenti dell’Indirizzo Musicale dell’Istituto Santarosa, che ha suscitato moltissimi apprezzamenti, in particolare per l’esecuzione di tutti e quattro gli inni nazionali. Durante le giornate, coordinate dalla docente Nuccia Favasuli, non sono mancati i saluti degli alunni della scuola dell’infanzia e della scuola primaria del medesimo Istituto Comprensivo.
Molto soddisfatta la preside, Emanuela Bussi: “credo fermamente che il progetto Erasmus+ costituisca una grande opportunità formativa, avendolo sperimentato in qualità di docente e di organizzatrice. Sono contenta di averlo proposto e di aver immediatamente avuto un riscontro positivo da parte dei docenti. Ringrazio tutti loro e in particolare la referente, professoressa Favasuli, gli alunni e le famiglie che generosamente hanno ospitato gli alunni europei. Per noi costituisce un punto di partenza per sentirci sempre più europei”. Entusiaste anche le insegnanti accompagnatrici dai vari Paesi europei: “Non ci sono parole per l’organizzazione di queste giornate” commenta Mojca, accompagnatrice della delegazione slovena, “se non un grande: super!”. Per i ragazzi di Savigliano è stata una esperienza importante: “adoravo parlare inglese con gli altri ragazzi”, dice Alice. L’esperienza ha permesso loro di prendere coscienza di essere non solo cittadini italiani, ma europei: “parlando e confrontandoci, ho capito che i giovani sono uguali in tutto il mondo: stessi dubbi, stessi interessi, stesse curiosità, stessi sogni” chiosa Giulia “nessuna lingua sarà mai una barriera divisoria!”.